Il presepe allestito nel nostro Santuario del Pettoruto

[foogallery id=”7308″]

Il Presepe è stato realizzato da Don Davide Vigna con mirabile abilità e grande cura dei particolari e dei dettagli. Esso è in visione, dalle ore 08:00 alle ore 17:00 di tutti i giorni fino alla Candelora, presso la Basilica-Santuario del Pettoruto di San Sosti.
Si tratta (come riportato sul sito del Pettoruto) di un’opera presepiale in stile barocco (‘700 napoletano) con caratteristche e tecniche di realizzazione molto accurate e di seguito descritte.
La scenografia è stata realizzata con legno, sughero, poliuretano espanso stucco e colori acrilici. I pastori sono tutti napoletani e alcuni realizzati personalmente da Don Davide come ad esempio la Natività e la pacchiana.
Testa mani e piedi in terracotta rustica (alcune con occhi di cristallo) provengono direttamente dalle botteghe di San Gregorio Armeno, rifiniti, dipinti ad olio e patinati in cera da Don Davide.
Anche la vestitura è curata da Don Davide.
Per la Natività , gli angeli, i magi e la Georgiana sono state utilizzate stoffe pregiate in seta. Per gli altri pastori tessuti più semplici. Il Bambinello è una scultura della celebre bottega d’arte presepiale napoletana Ferrigno, rifinita e dipinta sempre con patina in cera anticata.
Gli accessori sono stati realizzati in parte in cera ed in parte in ceramica a freddo.
Di particolare si può notare l’edicola sacra della Madonna del Pettoruto, posta sul muro con effetto mattonato romano.
L’asinello che cade sotto il peso del basto troppo caricato, è un pezzo unico, opera di pregio e valore artistico di uno scultore napoletano. E’ in terracotta policroma con occhi di cristallo.
Molto significativa è la simbologia, tipica del presepe napoletano.
La cantina o osteria simboleggia il vizio e il peccato.
La dissolutezza di vita è rappresentata dai due compari ubriachi. Si contrappone alla grazia che è rappresentata dalla scena della nascita di Gesù.
Da un parte il peccato e dall’altra la grazia che salva.
Da una parte l’abbondanza e la ricchezza dell’osteria, e dall’altra l’estrema povertà di Cristo nascente.
C’è, infine , la fontana con l’acqua segno di rinascita che rimanda inevitabilmente al Battesimo.

Buon Natale!

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail