Giuseppina Bonavita, un esempio per la nostra Chiesa

Al mattino del 29 settembre, festa dei Santi Arcangeli,  il Signore ha chiamato a sé Giuseppina Bonavita, nativa di Buonvicino dove sono state celebrate le esequie il primo ottobre, presiedute da P. Rocco Spagnolo, Superiore Generale dei Missionari della Evangelizzazione, al cui servizio Giuseppina ha vissuto questi ultimi trenta anni della sua vita. La salma è stata portata in Chiesa a spalla dai sacerdoti e dai diaconi della Congregazione, che hanno voluto manifestare così la loro dedizione verso colei che per decenni li aveva serviti con la sua opera e sostenuti con la preghiera. La celebrazione ha avuto inizio con un messaggio di solidarietà del vescovo mons. Leonardo Bonanno, attraverso il delegato mons. Cono Araugio, rivolto ai familiari di Giuseppina e alla comunità, ricordando la testimonianza  di vita della defunta, spesa in un servizio costante nelle varie forme di disponibilità ecclesiale e sociale, contrassegnata da una santità feriale, prima di tutto come moglie esemplare, nei quadri parrocchiali e diocesani dell’Azione Cattolica, come educatrice nella scuola: impegni che sono stati vissuti sempre nella preghiera con una dedizione umile all’accoglienza e alla donazione di sé. Nonostante i problemi che si sono accompagnati alla sua vita, primo fra tutti la morte del suo bambino, il sorriso e la serenità non hanno mai abbandonato il suo viso: una vera testimone della speranza cristiana per quanti l’hanno conosciuta. Alla celebrazione ha partecipato una folta rappresentanza di fedeli, venuti da ogni parte, tra gli altri Fratel Cosimo custode della spiritualità legata alla Madonna dello Scoglio. La stessa emozione spirituale ha animato nei due giorni precedenti una incessante preghiera nella camera ardente allestita presso la clinica a Belvedere Marittimo. Nella sua omelia P. Rocco, suo direttore spirituale, ne ha tracciato un quadro essenziale, per come aveva già scritto nel libro: “Giuseppina amica di Dio e degli uomini”. Egli, citando Santa Teresa di Gesù Bambino e la sua “piccola via” per la santità,  ne ha fatto un confronto con la defunta, dalla vita semplice e operosa, dedita all’ascolto di quanti le si rivolgevano per avere un consiglio, una preghiera, un aiuto, tanto da potersi evidenziare in lei una maternità spirituale, che non conosceva limiti. Per i suoi meriti, riconosciuti anche sotto l’aspetto sociale e civile, il 9 giugno del 2016 ella aveva ricevuto la cittadinanza onoraria da parte dell’Amministrazione Comunale di Terranova Sappo Minulio, nel Santuario del SS. Crocifisso Nero. Nella motivazione dell’onorificenza veniva presentata la vita di Giuseppina come dono per gli altri, specialmente per quella comunità: “Una presenza prudente, educatrice, colta” (…), una straordinaria persona cui va il riconoscimento e il ringraziamento della Municipalità Terranovese”. In quella occasione Giuseppina, con animo colmo di emozione ringraziava con semplicità, affermando: “Il riconoscimento di questa onorificenza mi sprona ancora di più a pregare per voi”. A conclusione della celebrazione esequiale, il parroco don Salvatore Vergara ha espresso parole di ringraziamento al Signore, per il dono di questa sorella dalla vita santa, e a Padre Rocco per la vicinanza Spirituale tra le comunità di Buonvicino e di Terranova Sappo Minulio, creata grazie all’opera spirituale di Giuseppina, che certamente verrà ricordata in futuro anche per vivo desiderio del nostro Vescovo.

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