
Il Giubileo dei Giovani “rappresenta uno dei momenti più significativi dell’Anno Santo”, come ha sottolineato monsignor Stefano Rega. L’evento, che vede la partecipazione di migliaia di giovani provenienti da tutta Italia e dal mondo è “un’occasione straordinaria di riflessione e crescita spirituale per le nuove generazioni”.
Il Vescovo di San Marco Argentano – Scalea, insieme ad alcuni sacerdoti, accompagna un nutrito gruppo di giovani provenienti dalle parrocchie della Diocesi per aiutare a “creare un ponte ideale tra la dimensione particolare e quella universale della Chiesa”. Attraverso l’ascolto e il dialogo, i giovani della diocesi di San Marco Argentano – Scalea potranno contribuire con le loro voci al grande coro giubilare che si alzerà nella Città Eterna.
In preparazione a questo importante appuntamento, il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile ha sviluppato un’iniziativa particolare denominata “12 parole per dire speranza”. Il progetto prevede il coinvolgimento diretto di diversi vescovi italiani, chiamati ad ascoltare i giovani delle proprie diocesi e a raccogliere le loro riflessioni più profonde.
L’iniziativa ha un obiettivo ben preciso, come evidenziato dal vescovo Rega: “accompagnare i giovani a comprendere come la speranza non sia solo una proiezione futura, ma una realtà già presente nella storia contemporanea. La speranza è già presente nell’oggi della storia, poichè Cristo è vivo e presente in mezzo a noi e a ciascuno di noi”.
Questo approccio mira a fornire ai giovani gli strumenti per riconoscere i segni della presenza di Dio nella loro vita quotidiana, aiutandoli a sviluppare una fede matura e consapevole, capace di rispondere alle sfide del mondo contemporaneo.
Un momento particolarmente significativo di questo percorso si concretizzerà giovedì 31 luglio, quando Monsignor Rega terrà una catechesi speciale presso la parrocchia Santa Maria Regina degli Apostoli alla Montagnola. L’evento, previsto dalle ore 10 alle 12, vedrà la partecipazione di circa mille giovani.
La catechesi si concentrerà sulla parola “Popolo” e sul tema della partecipazione, elementi fondamentali per comprendere il ruolo dei giovani nella comunità ecclesiale e civile. Questo incontro rappresenta un’opportunità unica per i partecipanti di approfondire il significato della loro appartenenza alla Chiesa e alla società, esplorando modalità concrete di impegno e partecipazione attiva.
Il percorso delle «12 parole per dire speranza» testimonia l’attenzione costante che la Chiesa riserva alle nuove generazioni, riconoscendo in esse non solo i destinatari della missione evangelizzatrice, ma anche protagonisti attivi nella costruzione del futuro della comunità cristiana. L’appuntamento rappresenta quindi non solo un momento di formazione spirituale, ma anche un’occasione per i giovani di sentirsi parte integrante del cammino giubilare, portatori di speranza e testimoni della presenza di Cristo nel mondo contemporaneo. (u.t)