Messaggio per la III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

23-07-2023

Messaggio per la III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani – Domenica 23 Luglio 2023

In questa Domenica, XVI del Tempo ordinario, celebriamo come chiesa Diocesana, in comunione con la Chiesa universale, la giornata dei Nonni e degli Anziani. In prossimità della festa dei Santi Gioacchino ed Anna, genitori della Beata Vergine Maria e Nonni di Gesù, siamo invitati a fare tesoro della ricchezza umana e spirituale che i nostri nonni e gli anziani donano alla chiesa e alla umana società. In questo senso, colgo l’occasione favorevole per invitare ogni comunità parrocchiale a promuovere iniziative pastorali – in ossequio alla creatività che suscita lo Spirito – volte al sostegno, alla cura, all’attenzione e alla custodia di chi testimonia con gli anni la sapienza e la saggezza del vissuto. Nel contesto della festa, vogliamo ringraziare il Signore per il dono della presenza così preziosa dei nonni e degli anziani perché ci consentono di fare memoria e di recuperare i valori che ci hanno trasmesso attraverso i loro esempi, le loro testimonianze, le fatiche attraversate, l’amore donato. La società odierna ci mostra una particolare sensibilità al lessico che utilizziamo. Tanti vocaboli sono soggetti ad un processo di edulcorazione. Per cui abbiamo sostituito il termine “vecchio”, troppo fastidioso alle nostre orecchie, con quello di “anziano”. Se da un lato lodiamo questi atteggiamenti di attenzione e sensibilità lessicale, dall’altro è triste notare come alla dolcezza delle parole non corrisponda la delicatezza dei fatti. Con grande tristezza assistiamo ad una sempre più crescente attitudine alla marginalizzazione dei nostri anziani, relegandoli in una triste solitudine che affretta con marcata celerità e sofferenza il processo del loro passaggio da questa terra al Cielo. Non basta una vita intera per poter ricambiare l’amore ricevuto dai nostri nonni e dagli anziani, ai quali va la nostra stima e il nostro smisurato affetto. Papa Francesco, a tal riguardo, ha sottolineato nel suo messaggio per la III Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani, il valore umano e spirituale che essi offrono alle nostre coscienze. La loro discreta e preziosa presenza è un appello alla nostra vita perchè impariamo a fare memoria nei nostri cuori, dove si fa spazio la gratitudine da elevare a Dio per i doni che ha elargito nella storia della salvezza. Il Papa ha voluto dedicare il messaggio di questa III Giornata Mondiale alla riscoperta della memoria, testimoniata dalle persone anziane. Per questo motivo ha voluto che si citasse l’espressione mariana del Magnificat che troviamo in Lc 1,50: “Di generazione in generazione la sua misericordia”. Come, infatti, Maria ha fatto memoria nel suo cuore dei prodigi compiuti da Dio a favore degli uomini, così il popolo cristiano deve sentire il monito a raccogliere la memoria e la storia che gli anziani trasmettono attraverso la loro vita. Comprendiamo l’urgenza di recuperare la sapienza dell’arte dei piccoli passi, quella saggezza di vita che l’anziano ci mostra nel suo procedere lento perché sa che il tempo si fa più breve e ogni attimo diventa un dono da  custodire come ricordo irripetibile. Raccogliamo nello scrigno del nostro cuore ciò che gli anziani possono insegnarci. Vorrei sottolineare solo alcuni degli aspetti che possiamo imparare guardando alla loro vita. Se la condizione degli anziani e della loro solitudine riguarda tutta la comunità civile, essa deve suscitare in modo particolare l’attenzione della comunità cristiana, in forza delle sue stesse motivazioni di fede. Il cristiano deve essere attento alla vita, e teso a far si che ogni età di essa abbia una propria parola da dire, affinché non ci si senta persone finite, bensì cariche di esperienze da mettere a frutto. L’anziano è colui che afferma che solo Dio, alla fine, conta.