X anniversario della Croce Rossa Italiana – Comitato dell’Alto Tirreno Cosentino – ODV

Messaggio
11-06-2023

Messaggio per il X anniversario della Croce Rossa Italiana – Comitato dell’Alto Tirreno Cosentino – ODV

Carissimi, 

vi sia gradito rivolgervi un pensiero di vicinanza, di affetto e di stima, in questa occasione così bella e significativa per la Crocerossa Italiana, Comitato dell’Alto Tirreno Cosentino. Il raggiungimento di un traguardo, quello del X anniversario di costituzione e attività, non si qualifica come  il termine del vostro percorso, ma rappresenta l’inizio di un nuovo punto di partenza che vi proietta con maggiore consapevolezza nell’offerta di sostegno che si rende al prossimo, soprattutto al sofferente e all’ammalato, verso i quali, la vostra benemerita azione qualificata e qualificante, si configura nei termini di un alto servizio reso all’uomo e a Dio. Il nostro  amato Papa Francesco in molteplici occasioni ha evidenziato il ruolo eminente del volontariato, facendone emergere il suo fondamento: il dono reso nella gratuità. L’essere umano è costitutivamente plasmato per realizzarsi nella donazione di sè. In questa sua chiamata, si rinnova il prodigio della Provvidenza Divina. Come, infatti, Dio si è donato e continua a donarsi per amore, così l’uomo, creato a sua immagine, nell’atto della sua offerta che si traduce nella molteplicità dei servizi, partecipa all’opera rinnovatrice della grazia provvidente del Creatore. L’esperienza cristiana del volontariato si realizza pienamente nell’imitazione di Cristo, il quale “volontariamente” ha assunto la condizione del servo. Il suo chinarsi sui poveri e suoi bisognosi, la sua cura per i malati, il suo potere taumaturgico che più volte i Vangeli testimoniano, esprimo il suo profondo desiderio di “farsi prossimo” a quanti sono segnati dalla debolezza. Guardando a Lui potrete trovare la motivazione e il coraggio di continuare il vostro servizio di volontariato, incarnando sempre di più, lo stile della prossimità, quale esercizio di benevolenza e compassione verso i malati e i bisognosi della Misericordia divina. Per attuare un operato sempre più teso ad imitare l’amore di Dio, vi sia gradito suggerirvi di far crescere nei vostri cuori un’etica della comunione. In un contesto storico dove l’autonomia del soggetto, soprattutto del più forte, si è trasformata in una cultura dell’individualismo, è necessario richiamare, con la prassi e poi con la teoria, che esiste una solidarietà fondamentale tra gli esseri umani. Il benessere del singolo del singolo non può cercarsi a discapito degli altri, la felicità non può raggiungersi marginalizzando ed escludendo. In questa prospettiva il vostro contributo al volontariato costituisce un forte richiamo alla necessità di realizzare l’etica della condivisione e della solidarietà. Il vostro operato diventa compagno di viaggio per chi percorre l’aspra via della sofferenza, della solitudine, della malattia, del bisogno di assistenza. L’immagine che vorrei consegnarvi e nella quale intendo leggere il vostro operato è quella del buon Samaritano. Egli “vede e ha compassione”. Occorre avere sempre occhi di tenerezza sull’umanità sofferente, senza lasciarsi prendere dalla tentazione di guardare altrove perchè non sentiamo nostro il dolore dell’altro. Il buon Samaritano si avvicina, cura le ferite, si prende sulle spalle il povero sofferente, lo conduce in un posto sicuro e gli dona il “di più” dell’amore. Con questi sentimenti, consegno alla vostra vita il dono prezioso di Gesù buon Samaritano perchè vi ricolmi di abbondanti grazie celesti, vi doni la forza di sentirvi sorretti dalla sua benedizione e vi spinga a compiere il “di più dell’amore”, di cui siete già modelli e testimoni credibili.