La Presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023, come segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni materiali e spirituali delle popolazioni terremotate di Turchia e Siria. Don Francesco Cozzitorto, direttore della Caritas diocesana, ha inviato ai parroci una circolare, allegando una lettera di Caritas Italiana, un depliant e la preghiera dei fedeli che potranno essere utilizzati durante le celebrazioni.
Il 6 febbraio scorso, due forti scosse di terremoto hanno colpito l’area al confine tra la Turchia e la Siria, causando la morte di oltre 41.000 persone e lasciando centinaia di migliaia di sfollati. La situazione di povertà in cui vivono le popolazioni colpite è stata ulteriormente aggravata da questo evento tragico, che ha colpito un’area già martoriata dal conflitto che da 12 anni affligge la Siria.
Questa colletta nazionale rappresenta un’occasione importante di solidarietà e partecipazione di tutta la comunità cristiana italiana ai bisogni delle popolazioni terremotate. Le offerte raccolte durante le celebrazioni del 26 marzo saranno inviate all’economato diocesano, che provvederà a spedirle alla CEI. La Caritas Italiana utilizzerà poi queste risorse per progettare interventi concreti a breve, medio e lungo termine, in coordinamento con le Chiese locali della Turchia e della Siria e con le altre Caritas internazionali che stanno già operando sul territorio.
Caritas Italiana ha già inviato sul posto due operatori per valutare le esigenze immediate delle popolazioni colpite e per coordinare gli interventi delle Chiese locali. In questa fase, tutte le diocesi, anche quelle non colpite direttamente dal terremoto, stanno collaborando nell’accoglienza degli sfollati e nell’organizzazione degli aiuti, consapevoli della complessità dell’emergenza e della necessità di un coordinamento tra tutte le realtà coinvolte.
La colletta nazionale del 26 marzo rappresenta quindi un’occasione importante per le comunità cristiane della nostra diocesi di testimoniare la propria solidarietà e il proprio impegno concreto a favore delle popolazioni terremotate di Turchia e Siria. (U.T.)