La 77ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana si è svolta in Vaticano dal 22 al 25 maggio 2023 ed è stata aperta e chiusa con due interventi di Papa Francesco. Durante l’Assemblea sono stati affrontati vari temi legati al Cammino sinodale e al discernimento.
Il tema centrale dell’Assemblea è stato “In ascolto di ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Passi verso il discernimento”. I Vescovi hanno lavorato nei gruppi sinodali per approfondire questo argomento e hanno individuato cinque piste fondamentali: la missione nello stile della prossimità; il linguaggio dell’annuncio, della liturgia e della comunicazione; la formazione e l’iniziazione alla vita cristiana; la corresponsabilità nella guida delle comunità e la revisione e la valorizzazione delle strutture.
Durante l’Assemblea, è stata anche affrontata la questione delle traduzioni dei testi eucologici delle memorie dei nuovi dottori della Chiesa, oltre all’approvazione di un regolamento sulle pene espiatorie. Sono state condivise alcune comunicazioni relative alla “Giornata per la carità del Papa” e all’impegno dei media della Cei.
Durante i lavori della seconda giornata, tra gli altri, il saluto mons. Stefano Rega, insieme agli altri neo vescovi eletti, il ringraziamento a mons. Leonardo Bonanno insieme agli altri emeriti e il ricordo di Mons. Augusto Lauro nostro vescovo emerito recentemente deceduto.
Uno dei momenti significativi dell’Assemblea è stata la Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Cardinale Presidente Matteo Zuppi.
Papa Francesco ha affidato all’Assemblea quattro consegne: “Continuare a camminare”, “fare Chiesa insieme”, “essere una Chiesa aperta” e “essere una Chiesa inquieta nelle inquietudini di questo tempo”. Il Papa ha incoraggiato i partecipanti a non avere paura di chiamare tutti e ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme con fiducia nell’opera dello Spirito Santo.
I Vescovi hanno riflettuto sul biennio narrativo appena concluso, evidenziando i punti acquisiti e le sfide affrontate. Hanno sottolineato l’importanza della rete di referenti diocesani, del metodo della “conversazione spirituale” come stile sinodale permanente e dei “cantieri” come esperienza laboratoriale da proseguire. Hanno anche riconosciuto le difficoltà e le resistenze riscontrate. (U.T.)
