Lettera ai Seminaristi e ai giovani in discernimento

Siate felici, liberi e capaci di sognare e amare

Cari seminaristi,
il vostro Vescovo desidera raggiungervi con un pensiero a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno di formazione che vi vedrà protagonisti di una storia così bella che il Signore continua a scrivere, arricchendola, di giorno in giorno, con la sua abbondante benedizione.
Vi scrivo con l’attenzione propria del Pastore a cui sta a cuore la formazione dei futuri presbiteri, esprimendo sentimenti di paterna vicinanza e di amorevole cura per la vostra crescita umana e spirituale.
L’esperienza vissuta a Molfetta, contrassegnata da momenti di condivisione fraterna della fede in Dio, eminentemente testimoniata con sublime lungimiranza profetica da don Tonino Bello, ha fatto sì che anche altri ragazzi potessero iniziare un percorso di discernimento interiore per ascoltare la voce seducente di Dio che chiama a sè per una sequela libera e liberante. Desidero, anzitutto, ringraziarvi per la vostra testimonianza. Quanto è importante per i giovani in discernimento osservare il vostro esempio, il modo in cui pregate, gli atteggiamenti di fraternità e di amicizia che sapete scambiarvi vicendevolmente.
Mi sta a cuore una pastorale vocazionale incentrata sulla verità e la credibilità della testimonianza. Per questo chiedo a voi quanto segue:
Autenticità di vita;
Trasparenza nelle relazioni;
Amore per lo Chiesa;
Amore per la studio;
Amore per il servizio;
Il programma delineato in questi cinque punti ritengo sia indispensabile per la vostra crescita. Chiedo a voi di confrontarvi spesso su queste indicazioni, facilitati dall’ accompagnamento dei vostri formatori, ai quali va il mio ringraziamento e la preghiera di benedizione perché possano guidarvi con sapienza e intelligenza nella scoperta della vostra specifica vocazione e nel raggiungimento di quella felicità che vi renderà capaci di poter servire la Chiesa con prontezza di cuore e libertà di spirito.
Voglio lasciare spazio nel mio cuore alla preghiera di accompagnamento dei giovani che hanno vissuto l’esperienza a Molfetta e ai tanti che il Signore saprà chiamare in questi mesi in cui la nostra chiesa diocesana si impegnerà in una pastorale vocazionale attenta e attiva. La richiesta di preghiera di Gesù al Padre perché mandi operai nella sua messe, diventi l’anima della nostra orazione, da vivere con fede certa e sicura speranza. A questo proposito sento il dovere di dire grazie ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose e ai fedeli laici che offrono quotidianamente la loro incessante preghiera per la custodia dei chiamati e per il dono di nuove vocazioni. Sono, altresì, grato per l’impegno che già manifestate nella pastorale vocazionale.
Il Seminario, pupilla della nostra Diocesi, possa tornare ad essere vissuto come luogo di formazione e di discernimento vocazionale. In questo senso è mia premura comunicare l’intenzione di creare un’equipe educativa, costituita da sacerdoti, religiose laici e famiglie che si prodighino alla vita del Seminario con cura e attenzione.
Cari seminaristi e cari giovani in discernimento, vi auguro di essere uomini capaci di scelte coraggiose, da accogliere e valorizzare con la docilità di chi si mette in ascolto dello Spirito e riconosce in Lui la sorgente da cui trarre la sapienza della formazione e la fecondità di ogni dono che arricchirà la vostra vita.
Siate felici, liberi e capaci di sognare e amare.
Il mio augurio per il nuovo anno di formazione sia sostenuto dalla materna intercessione della Beata Vergine Maria, Madre delle Vocazioni.



San Marco Argentano, 08 settembre 2023 +Stefano, Vescovo
Natività della Beata Vergine Maria

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