Verso la GMG di Lisbona 2023

Messaggio del Vescovo mons. Stefano Rega ai Giovani della diocesi

Carissimi Giovani,
vorrei raggiungervi con un messaggio a pochi giorni dall’inizio della GMG che quest’anno si terrà a Lisbona. Penso ai giovani con cui andremo a Lisbona e ai tanti che in diocesi vivranno il collegamento Cirella – Lisbona il 5 e 6 agosto con la pastorale giovanile.
Vivremo questo tempo di grazia insieme, sorretti dalla gioia nel cuore e dalla certezza di vedere realizzarsi il prodigio della Pentecoste. Lo Spirito Santo, ci radunerà da Paesi diversi, consegnandoci il dono dell’unità ecclesiale.
Le storie di tanti giovani si incroceranno, le lingue diverse convergeranno nella sinfonia della comunione, i tempi dedicati alla preghiera e alla catechesi aiuteranno a sentirci concordi e solidali nella condivisione della fede in Cristo. Un tempo favorevole è stato offerto alla vostra vita per farne di essa un meraviglioso prodigio.
L’icona biblica che il Santo Padre ha indicato come modello da seguire è quella della Vergine Maria consegnata da Luca nel primo capitolo del suo Vangelo (cfr. Lc 1,39-56). “Maria si alzò e andò in fretta”. Su questa celebre frase lucana vorrei soffermarmi, insieme a voi, per riflettere su alcune dimensioni umane che saranno sollecitate dall’esperienza che condivideremo a Lisbona.
La scelta della Vergine Maria non è certamente casuale. Per tutti noi, in special modo per i giovani, rappresenta il modello da seguire e da imitare nel cammino del discepolato. Quanto è bello pensare che la Vergine Maria sia in ansia come voi perché si sta preparando all’esperienza di Lisbona. Visitare la cugina Elisabetta e mettersi a sua disposizione, è per Maria, il primo atto da compiere come serva di Dio. Senza altri tentennamenti si mette in viaggio. Si avvia, meditando il mistero di Dio sulle strade polverose della Giudea per raggiungere Gerusalemme e di lì proseguire verso la casa di Elisabetta.
Cari giovani, non si può restare chiusi in noi stessi per dedicarci ad una contemplazione solitaria della nostra chiamata. Occorre muoversi, mettersi in cammino e farlo insieme, come ci ricorda la parola “sinodo”: camminare insieme, sulla stessa strada. In alcune circostanze essa si farà piena di polvere, ci chiederà di sporcarci le mani e i piedi, ci suggerirà di assecondare le insidie e le tentazioni della resa, ci fornirà vie alternative che sanno di proposte inconsistenti e che spesso conducono alla perdizione. Lungo la strada della Palestina, pur ammirando le cose consuete, quanto più avanza il cammino tanto più in Maria aumenta la gioia. È la presenza del Figlio nel grembo che genera in Lei una gioia che la riempie di giubilo. Nel nostro cuore pieno di sentimenti, in cui si alternano gioie e dolori, desideri vani e passeggeri, non manchi la presenza di Dio. Chi ci incontra possa fare esperienza di un giovane che reca qualcosa di unico e straordinario: l’Emmanuele, il Dio con noi, il Dio in noi! Anche oggi è Maria a portare a noi suo Figlio per le strade del mondo, invitando la gente ad accoglierlo e a riconoscerlo come l’unico Salvatore.
Come avvenne un tempo a Nazareth, quando dopo la visita dell’Arcangelo Gabriele, si mise in cammino verso Ain-Karem, così si realizza il prodigioso evento di un nuovo pellegrinaggio: Maria la troveremo in quella terra benedetta del Portogallo, dove a Fatima ha posto la sua dimora; la troveremo nel volto dei giovani che conosceremo, si mostrerà nella fatica che impareremo a sostenere vicendevolmente, si celerà nel cuore di chi ci accoglierà, si farà vedere nelle lacrime di chi si farà nostro prossimo per essere accolto, consolato e custodito.
Maria si è già alzata, in fretta! Sì, con quella fretta che è propria di chi vuole annunciare un tempo di grazia che è stato pensato tutto per voi, cari giovani!
Con quella “fretta” che ci chiede di metterci a servizio quando ritorneremo nelle nostre famiglie, nei luoghi di studio, di lavoro, nelle comunità parrocchiali dove offriamo il nostro servizio!
Questa “fretta” sia la vostra forza che vi possa accompagnare in ogni circostanza della vita.
Nelle esperienze che condivideremo, non dimentichiamo di fare spazio nel nostro cuore ai tanti giovani non presenti fisicamente a Lisbona, ma che nella stessa intensità, si uniranno a noi in comunione spirituale. Tutta la chiesa diocesana sarà presente, insieme al vostro Vescovo, ai giovani della Pastorale giovanile, agli scuots e a quelli del Cammino Neocatecumenale.
In questa esperienza così bella, avrete a cuore la cura della vostra interiorità. La Vergine Maria ci insegna a “meditare e custodire” i prodigi di Dio nel silenzio del nostro cuore. L’ascolto della Parola di Dio, la celebrazione eucaristica, la catechesi, le veglie di preghiera, la Via Crucis, l’incontro con il Papa, saranno i momenti preziosi in cui fare esperienza reale della Misericordia di Dio che vi sarà elargita.
Coraggio cari giovani, abbiamo bisogno del vostro entusiasmo e della vostra vitalità. La GMG a Lisbona è l’occasione propizia per mostrare la gioia del Vangelo che sarà annunciata attraverso la vostra vita. Con Maria che ci accompagna, ci guida e ci attende, alziamoci perché “c’è fretta nell’aria”.

                                                                                                                                                                                       † Stefano, Vescovo

 

Scarica il Messaggio di Mons. Stefano Rega: MESSAGGIO GMG 2023

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