Progetto Policoro: il Papa invita a coinvolgere le persone per far sentire la bellezza di appartenere alla comunità

di Umberto Tarsitano
Il Papa ha ricevuto sabato mattina nel Palazzo Apostolico Vaticano i giovani animatori delle diocesi del “Progetto Policoro”, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana. La Diocesi di San Marco Argentano – Scalea è stata rappresentata da Rosalba Cupone animatrice di Comunità senior. Nel corso dell’incontro, il Papa ha rivolto un discorso ai presenti, sottolineando l’importanza del percorso di formazione sociopolitica che il progetto offre ai giovani. Il tema di quest’anno è la pace, che il Santo Padre ha definito come un argomento urgente in quanto la guerra è il fallimento della politica. Francesco ha evidenziato l’assurdità della corsa agli armamenti e ha affermato che se per un anno non si facessero armamenti, si potrebbe eliminare la fame nel mondo. La soluzione, secondo il Papa, è una “migliore politica”, che presuppone un’educazione alla pace come quella che il progetto offre ai giovani.
Francesco ha anche parlato della politica che, purtroppo, non gode di ottima fama, soprattutto fra i giovani. Tuttavia, ha sottolineato che c’è ancora più bisogno di buona politica in un momento in cui si vedono gli scandali, la corruzione, l’inefficienza e la distanza dalla vita della gente. La differenza, ha affermato il Papa, la fanno le persone e lo si può vedere nelle amministrazioni locali. Una politica che ascolta la realtà e i poveri è diversa da quella chiusa nei palazzi, quella “distillata”.
Francesco ha poi citato l’episodio biblico del re Acab e della vigna di Nabot, in cui il re vuole appropriarsi della vigna di Nabot per allargare il suo giardino. Nabot, tuttavia, non vuole e non può venderla perché è l’eredità dei suoi padri. La politica peggiore, ha affermato il Papa, è quella di andare avanti e farsi spazio facendo fuori gli altri, quella che persegue interessi particolari e usa ogni mezzo per soddisfarli. Acab rappresenta questa politica, e il suo governo è il dominio anziché il servizio. Francesco ha concluso il suo discorso citando una piccola ma preziosa opera di Sant’Ambrogio sulla vigna di Nabot, utile per la formazione dei giovani.

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