di Umberto Tarsitano
Dal 14 al 16 aprile si svolgono a Verbicaro una serie di manifestazioni dedicate alla memoria dell’Arciprete Cava, per il 50° anniversario della sua morte e sarà un’occasione per celebrare la vita dell’Arciprete e il suo importante ruolo nella comunità di Verbicaro.
Una figura di spicco per la comunità, il cui passato continua a vivere nel presente grazie all’impegno dei suoi fedeli.
La manifestazione è iniziata venerdì 14 aprile presso la scuola media, dove la figura dell’arciprete Cava è stata presentato ai ragazzi. Don Mario Barbiero, Giuseppe Corbelli, Giuseppe Silvestri e Anna Casella hanno raccontato ai giovani come l’educazione è stata al centro di un’azione pastorale, così come la vita dell’arciprete, l’associazionismo da lui creato e la costruzione dell’asilo. Una preziosa occasione per far conoscere la figura dell’arciprete alle nuove generazioni di verbicaresi e trasmettere loro i valori che hanno sempre ispirato la sua azione pastorale.
La serata del venerdì 14 nella chiesa del Sacro Cuore, si è tenuto un incontro: «Cinquant’anni dopo la sua morte, cosa è rimasto e cosa è cambiato?». Don Mario Barbiero, don Giovanni Celia, Fiorenzo Cirimele e don Paolo Raimondi si sono confrontati sul tema, mentre i presenti sono intervenuti offrendo le loro testimonianze. Angelo Rinaldi ha moderato il dibattito.
Sabato 15 aprile si sono tenute diverse attività all’asilo, il cui progetto fu voluto dall’arciprete Cava. L’Acr interparrocchiale ha organizzato una mostra fotografica sulla figura dell’arciprete curata da animatori e ragazzi, aperta al pubblico fino alle 20.
La manifestazione si concluderà domani 16 aprile nella chiesa madre di Verbicaro. In mattinata si potrà visitare la mostra fotografica sull’arciprete curata sempre dagli animatori e ragazzi dell’ACR interparrocchiale, mentre la messa delle 11.30 sarà animata dai ragazzi stessi. La celebrazione solenne delle 18.00 concluderà la manifestazione. Al termine ci sarà la lettura di testi autografi dell’arciprete Cava, per un’ulteriore occasione di scoprire la sua personalità e il suo pensiero.
La manifestazione dedicata all’arciprete Cava rappresenta un’opportunità unica per la comunità verbicaresi di riflettere sul passato e portarlo nel presente, valorizzando gli insegnamenti di un grande uomo che ha dedicato la sua vita alla cura delle anime e alla crescita della comunità.
L’Arciprete Cava è stato uno dei personaggi più importanti nella storia di Verbicaro. Nato nel 1886, ha trascorso gran parte della sua vita quale arciprete della città.
Fu nominato arciprete di Verbicaro nel 1914 e rimase in carica fino alla sua morte, avvenuta nel 1973. Fondò l’Azione Cattolica, con l’obiettivo di promuovere l’educazione e la formazione cristiana dei giovani della città. Grazie alla sua influenza, Verbicaro divenne uno dei centri più attivi dell’organizzazione cattolica nell’allora diocesi di Cassano Jonio.
Nel 1925 e nel 1926, decorò l’interno della nuova Chiesa Madre, completando l’opera dei suoi predecessori arcipreti Arieta e Lucia.
Nel 1958, fece costruire l’edificio in cui risiedettero le madri Canossiane, istituzione religiosa dedicata all’assistenza morale, educativa e religiosa della comunità. L’edificio rimase in funzione fino al 1986, quando le madri Canossiane lasciarono Verbicaro per altre destinazioni. Oggi, l’eredità dell’Arciprete Cava è ancora molto viva a Verbicaro. La sua figura è stata ricordata durante i tre giorni di celebrazioni in occasione del 50° anniversario della sua morte come un esempio da seguire.