Celebrata a Belvedere Marina

La Veglia diocesana di Pentecoste: Mons. Stefano Rega esorta alla testimonianza e alla comunione

La Veglia diocesana di Pentecoste presieduta il 27 maggio 2023 a Belvedere Marittimo dal vescovo mons. Stefano Rega ha riunito fedeli provenienti dalle diverse comunità parrocchiali della Diocesi.
La Veglia diocesana di Pentecoste è stata un momento di intensa preghiera, riflessione e condivisione. L’invito a vivere la testimonianza con forza e creatività, abbracciando la diversità e promuovendo la comunione, ha rappresentato un richiamo alla missione di ogni cristiano nel mondo contemporaneo.
Nella sua omelia, il vescovo Rega ha sottolineato l’importanza della testimonianza fondamentale dei cristiani poiché richiede forza, coraggio, entusiasmo, creatività e spirito di intraprendenza, qualità che si sviluppano e crescono nella comunione ecclesiale. Il vescovo ha esaltato la diversità dei doni e dei carismi, evidenziando che non è motivo di conflitto, ma produce armonia. La diversità, infatti, non rappresenta una minaccia, ma una risorsa per la vita dell’umanità e per la storia.
Il vescovo Rega ha richiamato l’origine del mondo, in cui Dio ha separato la luce dalle tenebre, le acque di sotto da quelle di sopra, la terra dal mare, il giorno dalla notte. Questa divisione iniziale non ha generato conflitto, ma ha prodotto armonia. Ogni essere vivente è stato generato in modo originale e singolare, secondo la propria specie. Il vescovo ha sottolineato che senza diversità non ci sarebbe nulla.
Il vescovo ha fatto riferimento alla testimonianza degli Atti degli Apostoli, in cui Luca descrive come persone provenienti da diverse parti del mondo potessero comprendere l’annuncio delle grandi opere di Dio nelle proprie lingue. Il vescovo ha invitato i presenti a rendere attuale questa testimonianza, dichiarando la propria diversità e la convergenza di cuore nella testimonianza delle opere di Dio.
Il vescovo ha esaltato il dono della comunione, sottolineando che gli ebrei celebravano la Pentecoste come festa delle settimane, ringraziando Dio per il dono delle primizie della terra e per il dono della Legge di Mosè. Ha ricordato che il popolo di Israele ha incontrato il Signore nel deserto, ha stretto un patto di alleanza con Lui e ha scoperto la bellezza di appartenere a Dio.
Per i cristiani, la Pentecoste rappresenta la celebrazione del dono dello Spirito Santo che feconda i cuori e lascia come unica Legge il comandamento dell’amore. Il vescovo ha affermato che l’incontro con Gesù, vittorioso sulla morte, è l’inizio di un giorno nuovo, un giorno che sarà sempre nuovo per sempre. Questo giorno rappresenta una speranza incrollabile nonostante le limitazioni umane. Il vescovo ha esortato i giovani a sentirsi come i discepoli nel cenacolo, radunati con Maria, in attesa del compimento della promessa di Gesù. Ha rassicurato che il Signore non li lascerà soli e che il suo Spirito camminerà con loro, dando loro la forza per essere testimoni gioiosi e appassionati del Vangelo.
Il vescovo ha concluso il suo pensiero esortando tutti alla condivisione, alla creatività e alla comunione, affermando che lo Spirito Santo è il custode della loro missione. Ha invitato i presenti a condividere la fede, le gioie, i dolori e le speranze, a animare i progetti pastorali con la creatività dei doni dello Spirito Santo e a rafforzare il legame della comunione che rende la Chiesa unita nell’amore.
Umberto Tarsitano

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