La presentazione della Lettera pastorale

Mons. Stefano Rega: vi esorto ad essere “Cristiani dell’oltre”

L'anfiteatro di Belvedere stracolmo per ascoltare il Pastore

di Umberto Tarsitano
La presentazione della Lettera Pastorale del vescovo di San Marco Argentano – Scalea, Stefano Rega, dal titolo «Cristiani dell’oltre» è stato un evento di grande importanza per tutta la comunità diocesana. Questo significativo incontro si è svolto venerdì 22 settembre presso l’anfiteatro comunale di Belvedere Marittimo e ha radunato circa mille persone.
L’evento è stato aperto dai saluti del Vicario generale, mons. Ciro Favaro, il quale ha introdotto la Lettera Pastorale. Mons. Ciro Favaro ha sottolineato l’importanza dell’ascolto come elemento chiave nel servizio pastorale del Pastore. Citando il compianto don Ignazio Schinella, ha evidenziato che l’ascolto è un dono di Dio è: «l’atteggiamento che troviamo solo nell’uomo perfetto, nell’uomo vero, Gesù: il suo sacrificio e il suo culto è la sua obbedienza; l’ascolto è la messa in opera della volontà del Padre. Etimologicamente il termine obbedienza significa essere sotto l’ascolto mentre la disobbedienza è essere fuori dell’ascolto». L’ascolto è ciò che permette alla Chiesa di rimanere in sintonia con Cristo e di rispondere ai bisogni della comunità.
Suor Anita, monaca della Piccola Famiglia dell’Annunziata di Bonifati, ha guidato la meditazione sulla Sacra Scrittura, attraverso la Lectio divina; offrendo così una prospettiva illuminante della Lettera attraverso uno dei passi del Vangelo Marco.
Mons. Stefano Rega ha condiviso con la comunità i principi e gli insegnamenti contenuti nel documento. Il titolo stesso, “Cristiani dell’oltre” riflette un invito a superare le limitazioni e a vivere una costante dinamica di conversione. Il Vescovo ha sottolineato che le proposte di Gesù non sono mai mediocri; Egli desidera il meglio per i suoi figli e li chiama a vivere una fede che va al di là delle certezze limitate e dell’individualismo.
Mons. Rega ha posto l’accento su tre aspetti fondamentali della conversione pastorale: l’invito a concentrarsi sull’essenziale della fede cristiana e a dedicare tempo ed energie all’annuncio del Vangelo che libera e salva poiché il cristiano è chiamato a superare il formalismo e a recuperare l’essenza della fede; l’importanza di vivere una fede “oltre la misura” nel servizio e nella carità. Il cristiano dell’oltre desidera che il Vangelo raggiunga tutti, senza favorire schieramenti o opporsi a nessuno; oltre l’abitudine: l’invito a superare l’abitudine di pensare alla Chiesa come a una realtà immutabile. La Chiesa deve abitare la storia e i luoghi di oggi, adattandosi alle sfide e alle realtà sociali del tempo presente. La collaborazione tra le comunità e le istituzioni è fondamentale per affrontare le sfide attuali.
Il Presule ha lanciato un appello alla conversione pastorale, invitando i fedeli a superare i formalismi e a rompere con le abitudini per costruire una Chiesa più adatta ai tempi attuali. La comunità diocesana ha ora il compito di meditare e tradurre in azione queste parole, contribuendo così alla crescita e al rinnovamento.

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