Ricordato il vescovo mons. Domenico Crusco: una vita al servizio della Chiesa

Nella Cripta della Cattedrale, si è svolta la solenne celebrazione della Messa in memoria di Mons. Domenico Crusco nel decimo anniversario della sua dipartita avvenuta a Grisolia il 25 agosto 2013. Nato in questa stessa cittadina nel lontano 1934, mons. Crusco ha lasciato un segno indelebile non solo nella nostra Diocesi e ma anche in quella di Oppido Mamertina – Palmi che ha retto dal 1991 al 1999.
Numerosi i fedeli che hanno voluto partecipare a questo momento di riflessione e gratitudine nei confronti di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della Chiesa. Tra i presenti, numerosi sacerdoti che hanno concelebrato testimoniando l’impronta profonda lasciata da Mons. Crusco nella formazione di chi ha scelto la strada del sacerdozio.
Durante l’omelia, il vescovo Mons. Stefano Rega ha ripercorso alcuni aspetti salienti della vita e dell’opera di don Crusco. In particolare, si è soffermato sull’amore e la dedizione che don Domenico ha sempre nutrito per il Seminario diocesano. Per lui, la formazione dei futuri sacerdoti non era solo un compito pastorale, ma una vera e propria missione che ha richiesto cura, attenzione e guida. Ha investito tutte le energie nella formazione di giovani uomini destinati a portare avanti il messaggio di Cristo, convinto che la radice di una Chiesa forte e vibrante fosse proprio la preparazione dei suoi ministri.
Mons. Rega ha inoltre evidenziato il profondo legame che mons. Crusco aveva con la gente. La sua capacità di “stare tra la gente”, come l’ha definita il Vescovo nell’omelia, era un tratto distintivo della sua personalità. Mons. Crusco non si è mai distanziato dalla realtà quotidiana delle persone, dalle loro gioie e sofferenze. Questa vicinanza non solo lo ha reso amato e rispettato, ma gli ha anche permesso di capire le reali esigenze della sua comunità e di rispondere con soluzioni pastorali concrete.
Ciò che ha reso Mons. Domenico Crusco un Vescovo straordinario è stata la sua visione della Chiesa. Egli ha abbracciato l’idea di una Chiesa in uscita, che non si limita a essere una struttura chiusa all’interno dei suoi confini, ma si apre al mondo per portare il messaggio evangelico ovunque sia necessario. Questa prospettiva, che oggi risuona fortemente con il pontificato di Papa Francesco era già una parte integrante del ministero di Mons. Crusco. Ha avuto la lungimiranza di comprendere l’importanza di adattare le modalità di evangelizzazione alle sfide dei tempi, anticipando così concetti e approcci che oggi sono centrali nella visione della Chiesa universale.
Al termine della celebrazione, è stata concessa la parola al prof. don Giovanni Mazzillo, un amico e confratello di lunga data di mons. Crusco. Egli ha voluto condividere alcune riflessioni sulla profonda affinità del vescovo defunto verso i sacerdoti e il Popolo di Dio. Ha sottolineato come il Vescovo defunto non solo si fosse dedicato anima e corpo alla formazione dei sacerdoti, ma avesse anche nutrito un amore sincero e incondizionato per ciascun membro della sua comunità. Mons. Crusco era un pastore attento e solerte, sempre disposto a prendersi cura delle anime affidate alla sua guida.
Don Mazzillo ha inoltre evidenziato il forte senso di responsabilità pastorale che Mons. Crusco ha dimostrato nel suo impegno nel territorio diocesano. Egli ha affrontato le sfide della società con coraggio e determinazione, cercando sempre di rispondere alle esigenze spirituali e materiali delle persone che gli erano affidate. Questo senso di dedizione e la sua capacità di guidare la sua comunità sono stati fondamentali nel forgiare il suo lascito duraturo.
Al termine della celebrazione il Vescovo Rega, accompagnato dal clero e dai fedeli, ha pregato e benedetto la tomba di mons. Crusco.
All’interno della Cripta, vi sono seppelliti diversi Vescovi che hanno retto questa Diocesi, tra cui il Servo di Dio venerabile Agostino Ernesto Castrillo; testimoni di un continuum di fede e servizio, come un ponte tra il passato e il presente. Sono le colonne ideali d i questa Chiesa, i pilastri su cui si poggia l’identità religiosa e comunitaria.
Ogni volta che si varca la soglia della Cripta, ci si immerge in un dialogo silenzioso con questi Vescovi, tracciando un collegamento tangibile tra il passato e il presente.
Ogni vescovo qui sepolto ha contribuito a plasmare la diocesi con il suo carisma, la sua guida e la sua dedizione. Attraverso di loro, si riscopre la ricchezza dell’eredità spirituale e il legame che ci unisce a coloro che ci hanno preceduto nella fede.
Queste colonne ideali continuano a sostenere la struttura della nostra fede, offrendo un esempio costante mentre ci si dirige verso il futuro.
La Messa in memoria di Mons. Domenico Crusco è stata un momento di profonda riflessione sulla vita di un uomo che ha incarnato i valori più alti del servizio disinteressato, dell’amore e della dedizione alla Chiesa e alla comunità. La sua eredità vive attraverso il ricordo dei fedeli che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e attraverso l’ispirazione che continua a suscitare in coloro che desiderano seguire le sue orme. Mons. Crusco rimane un esempio luminoso di come la fede e la dedizione possano plasmare la vita di un uomo e lasciare un’impronta duratura nel tempo.

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