Progetto Policoro

Una celebrazione a Mottafollone per l’importanza del lavoro e la sfida della disoccupazione

di Umberto Tarsitano
Oggi pomeriggio 17 maggio, il vescovo mons. Stefano Rega ha celebrato una messa presso il Frantoio Oleario Presta a Mottafollone, organizzata dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro e dall’équipe del Progetto Policoro.
Il Frantoio Oleario Presta, simbolo del lavoro e della tradizione locale, ha offerto una cornice suggestiva per questa celebrazione, ricordando a tutti l’importanza del lavoro nella vita quotidiana e nella crescita delle comunità.
L’evento ha attirato una numerosa presenza di fedeli provenienti da Mottafollone e dalla Valle dell’Esaro tutti desiderosi di ascoltare le parole del Vescovo sulla questione del lavoro e della disoccupazione, temi particolarmente rilevanti in un periodo in cui molte persone si trovano ad affrontare sfide economiche e sociali. Hanno concelebrato il parroco di Mottafollone mons. Francesco Cozzitorto e don Valerio Orefice (tutor del Progetto Policoro); ha assistito la celebrazione il diacono prof. Tullio Di Cianni. Erano presenti le Animatrici di Comunità dott.sse Rosalba Cupone e Chiara di Cianni.
Durante l’omelia, il Vescovo ha sottolineato l’importanza del lavoro come mezzo per realizzarsi come individui e per contribuire al benessere della società. Ha evidenziato come il lavoro non sia solo un’attività per guadagnare un salario, ma un’opportunità per sviluppare e mettere a frutto i propri talenti, per coltivare la dignità personale e per creare relazioni significative con gli altri.
Mons. Rega ha anche affrontato la questione della disoccupazione, un problema che colpisce molte persone nel contesto attuale. Ha espresso solidarietà verso coloro che sono senza lavoro, sottolineando la necessità di un impegno comune per creare opportunità di impiego e per sostenere coloro che sono in cerca di lavoro. Ha invitato la comunità a unirsi nella solidarietà e nella condivisione delle risorse, affinché nessuno si senta abbandonato o escluso. In questo ambito ormai la nostra Chiesa locale è impegnata da un ventennio attraverso l’opera del Progetto Policoro.
Mons. Rega, parlando del frutto dell’Ulivo, ha anche voluto approfondire la simbologia degli oli sacramentali utilizzati nella Chiesa cattolica: l’olio dei catecumeni, il crisma e l’olio degli infermi. Ha spiegato il significato di ciascun olio e la loro importanza nei sacramenti, mettendo in luce come essi rappresentino la grazia divina che accompagna le persone in momenti cruciali della loro vita spirituale.
L’olio dei catecumeni è utilizzato durante il sacramento del battesimo per simboleggiare la purificazione e la protezione divina dei nuovi membri della Chiesa. Il crisma, invece, è utilizzato nella cresima e rappresenta l’unzione dello Spirito Santo, che conferisce una forza speciale ai fedeli nel loro cammino di fede. Infine, l’olio degli infermi viene usato per il sacramento dell’unzione degli infermi, offrendo conforto e speranza nelle situazioni di malattia e sofferenza.
La catechesi sui tre oli ha suscitato riflessioni profonde tra i fedeli presenti, ricordando loro il valore spirituale che si nasconde dietro questi semplici simboli. Ha offerto anche una speranza di guarigione e rinnovamento, invitando tutti a sperimentare la presenza di Dio nella loro vita attraverso questi sacramenti.
La celebrazione della messa presso il Frantoio Oleario Presta ha rappresentato un momento di unione per la comunità, che ha trovato conforto e ispirazione nelle parole del Vescovo. L’evento ha offerto uno spazio di riflessione sul lavoro, la disoccupazione e la spiritualità, incoraggiando i presenti a perseguire il bene comune, a valorizzare il lavoro e a trovare speranza nelle sfide della vita.
Questo momento lascierà sicuramente un segno duraturo nella comunità di Mottafollone, rafforzando la fede e l’impegno per costruire una società più giusta e solidale. Sotto il messaggio del vescovo, le persone sono state spinte a lavorare insieme per creare opportunità di impiego, sostenere coloro che sono in difficoltà e diffondere la luce della speranza nelle situazioni di prova.

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